La Firma Digitale, grazie al suo pieno valore legale, è oggi uno strumento di business dai mille utilizzi: vediamo insieme quelli più utili per ogni professionista o azienda.
Istituita per rispondere alla crescente esigenza di attribuire validità legale ai documenti informatici, la Firma Digitale è da tempo un prezioso strumento di lavoro per imprese e professionisti.
Costituisce l’equivalente informatico di una firma autografa apposta su un supporto cartaceo, vantandone lo stesso valore legale. Garantisce dunque l’autenticità, l’integrità, la provenienza ufficiale e dunque la non ripudiabilità del documento. Può accompagnare un qualsiasi file.
Si compone essenzialmente di tre elementi: una Smart Card contenente due certificati (quello di Firma Qualificata che identifica il titolare e quello di autenticazione CNS – Carta Nazionale dei Servizi), un lettore e il software di gestione.
I vantaggi sono concreti: può essere utilizzata mediante dispositivi facilmente installabili ovunque, rende veloce la trasmissione dei documenti poiché non è richiesta alcuna stampa e al tempo stesso certifica l’assoluta inalterabilità del documento.
Utilizzo della Firma Digitale
Risulta dunque chiaro perché il servizio sia indispensabile per professionisti e aziende, indipendentemente dal settore o ambito di attività. In ambito business, può essere impiegata per bilanci, fatture, ordini d’acquisto, atti pubblici, moduli d’iscrizione, contratti e comunicazioni con la Pubblica Amministrazione.
Non solo: grazie al certificato di autenticazione CNS rilasciato su Smart Card in tutti i prodotti per la Firma Digitale è possibile fruire dei servizi pubblici offerti da enti come INPS, Agenzia delle Entrate o Registro Imprese, direttamente dai rispettivi siti Web.
In alcuni casi la firma digitale è addirittura obbligatoria, ad esempio per inoltrare richiesta di finanziamenti pubblici e per partecipare a a bandi pubblici.
In sintesi, la Firma Digitale permette di semplificare il rapporto con la Pubblica Amministrazione riducendo gli oneri di natura burocratica, quello con clienti e fornitori dematerializzando la gestione dei documenti: dalle fatture ai contratti, dalle bolle alle visure camerali.
La Firma Digitale è tra l’altro uno degli strumenti necessari per associare le credenziali L3 (il livello più alto in termini di sicurezza, specifico per i servizi che trattano dati estremamente sensibili) alla propria Identità Digitale e accedere così a tutti i servizi pubblici e privati che offrono il supporto all’autenticazione tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale): da quelli fiscali e previdenziali (come il Cassetto Digitale dell’Imprenditore ) e quelli sanitari o per l’istruzione.
Ancora, inviando un documento a cui è stata apposta la Firma Digitale mediante una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) si attribuisce valore legale alla corrispondenza certificandone la trasmissione e l’inalterabilità.