La Pizza napoletana…un po’ di storia

La Pizza Napoletana è uno degli alimenti che rappresenta maggiormente l’Italia in tutto il mondo, è mangiata e apprezzata da qualunque popolo, ed il suo consumo ogni anno è in continua crescita.
Dal 4 febbraio 2010, è stata ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale garantita della Comunità Europea. Nel 2011 è stata presentata dall’Italia come candidata al riconoscimento UNESCO come Patrimonio immateriale dell’umanità. Nel Settembre 2014 tale candidatura, è stata rafforzata da una petizione promossa sul sito change.org

L’espressione Pizza Napoletana, data la sua importanza nella storia o nel territorio, viene spesso usata come sinonimo della pizza con il cornicione ossia bassa al centro e ben piu’ alta ai bordi.

La sua nascita è riconducibile alla metà del Settecento, infatti, in quel periodo Vincenzo Corrado, in un trattato sulle abitudini alimentari della città di Napoli, scrisse che il popolo napoletano usava condire la pizza ed i maccheroni con il pomodoro. Le prime pizzerie comparvero a Napoli nel corso del XIX secolo e fino alla metà del XX secolo esse furono un fenomeno esclusivo di quella città. Dalla seconda metà del Novecento le pizzerie si sono diffuse ovunque nel mondo.

Come fare una buona pizza Napoletana a casa?

Il vero cuore è soprattutto la sua pasta, preparata con un impasto, la cui ricetta non prevede altro che: farina, acqua, sale, lievito di birra. Oltre a questo è necessaria tanta pratica per arrivare a ottenere un buon risultato, pertanto non bisogna arrendersi se i primi risultati possono sembrare scoraggianti.
Una buona pizza deve essere elastica e morbida, in maniera da poterla piegare senza difficoltà “a portafoglio”. La sua forma è circolare con un diametro di circa 30/35 centimetri, rigorosamente steso a mano fino a formare un disco senza toccare mai i bordi, che formano il tipico cornicione alto 1-2 cm al massimo, mentre la parte centrale, dove risiedono i condimenti, sarà alta circa 4 millimetri.

La cottura deve essere eseguita in forno a legna a circa 485°C per non più di 90 secondi.

Se non hai il tempo o la manualità per preparare una buona pizza in casa, ti suggeriamo alcune pizzerie nelle Piana di Gioia Tauro che nulla hanno da invidiare alle pizzerie Napoletane, scopri i loro menù nelle pagine dedicate cliccando sui nomi delle pizzerie di seguito:

Il risultato ideale deve restituire un sapore di pane ben cotto (ma non bruciato) dato dal bordo della pizza, il pomodoro deve essere leggermente acidulo e denso (non asciutto e secco), in quanto drenato quasi completamente della sua acqua dalla cottura, il tutto arricchito da sentori dell’aglio o della mozzarella con basilico, a seconda della tipologia cucinata.

Nonostante sia una ricetta molto popolare e relativamente semplice, la preparazione prevede numerosi accorgimenti sia nella scelta degli ingredienti, che nella tecnica di impastatura.

Secondo i puristi sono solo due le pizze della tradizione napoletana, la Marinara e la Margherita. Tuttavia ad oggi sono presenti numerose varietà di pizza con i più svariati condimenti, come la Capricciosa, la Quattro stagioni, i Quattro formaggi, la Diavola e molte altre….